Green Logistics Project
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La logistica e’ una attivita’ complessa che risulta trasversale nell’azienda e che attraversa l’intero flusso di materiali, informazioni e servizi necessari per supportare le diverse tipologie di attivita’; infatti la logistica non si limita al trasporto, allo stoccaggio o alle questioni dell’imballo, ma risulta piuttosto l’insieme di tutte quelle attività operative che garantiscono il supporto ed il mantenimento delle attività produttiva; molto spesso, nel luogo comune la logistica viene associata, erroneamente, esclusivamente ai temi del trasporto, che pur risultando una parte importante dei processi logistici, non è ne rappresenta l’unico aspetto, e tantomeno ha valenza isolata all’interno della supply chain, ma piuttosto va considerato come un quid integrato e coordinato con le altre attivita’ relative. Infatti la logistica copre esplicitamente, o implicitamente, tutte le fasi della supply chain e si sviluppa trasversalmente su di essa. Chiaramente la logistica ha un forte impatto ambientale, ma non soltanto a causa delle emissione dovute al trasporto, ma anche per i problemi di smaltimento dei rifiuti, di consumi energetici per gli equipaggiamenti, di costruzione di infrastrutture ad essa dedicate dai centri di deposito, alle piattaforme logistiche, ai magazzini; sui trasporti stessi va considerato anche il costo ambientale inteso come quello legato non solo alle emissioni dirette dei vettori, ma anche quello delle infrastrutture necessarie a partire dalle autostrade costruite per migliorare il trasporto delle merci su gomma fino ad arrivare alle ferrovie che nonostante le basse emissioni ambientali ha un impatto dal punto di vista delle infrastrutture significativo essendo necessarie stazioni e binari che tagliano e limitano l’ambiente naturale; recentemente nella Liguria vi sono accese discussioni sulla realizzazione di un nuovo terminal container da 1 milione di TEU dato che una simile realizzazione richiede comunque una sostanziale modifica della realta’ esistente del fronte mare, quindi e’ chiaro che anche la nave, che tradizionalmente puo’ essere considerata il miglior vettore in termini di sfruttamento delle sinergie e degli effetti di scala ha un suo proprio impatto ambientale da considerarsi propriamente, sia in termini di emissioni (secondo studi condotti il porto di Genova ha emissioni di inquinanti equivalenti a quelli di una grande centrale elettrica) sia in termini di infrastrutture. Oltre ai trasporti ed alle relative strutture, altrettanto importanti sono gli aspetti di handling, di refrigerazione per il trasporto di prodotti freschi, del rientro/consumo dei pallets piuttosto che dei containers, di smaltimento dei rifiuti dovuti agli scarti, al packing o al re-packing, di reverse logistics, etc. Tutto questo ha un enorme impatto ambientale che va compreso, misurato e tenuto sotto controllo: proprio in ragione di queste considerazioni il Progetto Green Logistics si è focalizzato sulla creazione di strumenti di diffusione e di acquisizione della conoscenza relativa agli aspetti ambientali legati alla logistica ed alla costruzione di modelli quantitativi per poter misurare il flusso degli impatti ambientali fra, e all’interno, dei diversi anelli della catena logistica. Il progetto nasce, non quale ricerca teorica avulsa dalla realtà, ma piuttosto come join venture tra Enti, Istituzioni e Industria; in quest’ambito Assologistica Cultura e Formazione ha fatto da trait-d’union tra i diversi soggetti attivi ed in particolare aziende, sia di logistica che attive nella produzione di beni e servizi, e Accademia ed in particolare proprio il Simulation Team del DIPTEM Università di Genova; l’obiettivo di questo progetto e’ stato quello di diffondere la conoscenza e misurare la sensibilità da parte degli utenti verso questi aspetti. Non è un caso che le aziende coinvolte attivamente quali partners in questo progetto siano del calibro di Sony, Mars e Campari (produttori), Coop Italia e Crai (Grande Distribuzione), DHL e Gefco (operatori logistici); tutti questi soggetti vogliono investigare gli aspetti dell’impatto ambientale delle proprie catene logistiche e garantirne la sostenibilità sotto questo profilo, senza rinunciare ovviamente ai temi dell’efficienza, dei costi e della qualita’ dei servizi. Le tematiche in questione sono attualmente raggruppate tramite il termine Green Logistics; con queste parole si fa riferimento all’efficienza complessiva della logistica sia per le imprese che per la collettività con l’obiettivo di creare valore ed efficienza e nello stesso tempo di diminuire l’impatto ambientale. Originariamente questa “filosofia” è stata criticata, poiché era nata in termini puramente qualitativi ed era, quindi, di difficile applicabilità nelle realtà operative aziendali; recentemente, questa tematica ha acquisto connotazioni quantitative attraverso l’introduzione e lo sviluppo di indici e di misuratori di tipo, appunto quantitativo. Il Progetto Green Logistics si prefigge di procedure ulteriormente in questa direzione creando modelli innovativi che consentano di analizzare l’intero processo in termini puntuali, con il grado di dettaglio necessario per l’impiego atteso e compatibile con le informazioni disponibili. Al fine di poter ottenere concreti risultati su una tematica cosi’ ampia si e’ deciso di definire piu’ puntualmente il settore applicativo sul quale concentrare la modellizazione; questa definizione e’ nata dall’espressione degli interessi dei partner attivi nel progetto Green Logistics sviluppato con Assologistica Cultura e Formazione; si e’ pertanto definito i limiti del sistema reale da modellizzare: si parte dall’uscita dei magazzini domestici dei produttori fino ad arrivare a casa dei consumatori, focalizzandosi soprattutto sulla logistica legata a beni di consumo, integrando gli anelli produttori-nodi logistici e di distribuzione, nodi logistici e di distribuzione-centri di vendita, centri di vendita-consumatori. Il Progetto Green Logistics e’ partita dall’assunto che gli sviluppi di modelli e tools dovesse basarsi sull’impiego di Web technologies per garantirne la diffusione nella comunita’ logistica nazionale; si e’ pertanto costruito un database integrato con un ambiente JAVA sviluppato ad hoc in questo Progetto che consentisse di fornire informazioni su questa tematica e di registrare gli utenti interessati e consentisse sia di fornirgli informazioni e report sia di richiedergli di inserire dati relativi alla propria realta’ aziendale e catena logistica; in questo modo diventa possibile acquisire tutti i dati necessari per comprendere la realta’ esistente ed alimentare modelli e strumenti di calcolo per valutare gli impatti logistici dei diversi soggetti; il DIPTEM Universita’ di Genova garantisce come terza parte la riservatezza delle informazioni fornite, mentre Assologistica Cultura e Formazione promuove l’iniziativa nella community nazionale. Lo strumento cosi’ costruito non si limita a questo, ma tramite un questionario interattivo integrato nella web application permette di acquisire anche informazioni sulla sensibilita’ e sull’organizzazione aziendale in riferimento agli aspetti di impatto ambientale in generale ed in particolare sulla logistica, inoltre i dati quantitativi forniti permetto di generare un modello ad hoc per ogni realta’ che consente di fornire una prima valutazione dell’impatto logistico di quella specifica realta’ aziendale. Inoltre sempre nell’ambiente costruito nel Progetto Green Logistics e’ diventato possibile creare dei modelli articolati e complessi dove possono venir analizzati nel dettaglio tutti gli aspetti e gli impatti ambientali desiderati cosi` come tutte le piu` diverse configurazioni dei processi logistici. Tutto questo e’ tramite il motore di simulazione costruito basato su oggetti che permette di definire tutti i processi, i flussi, i vettori, gli impatti ambientali, i nodi logistici etc facendoli interoperare. Questi oggetti sono stati implementati in un simulatore object oriented creato in Java ed integrato con il database che opera all’interno di un applet e che rappresenta un dimostratore delle potenzialita’ di questo approccio applicato alla green logistics. Sempre nell’ambito del Progetto Green Logistics si e’ garantito il coordinamento con i partners industriali per convalidare il modello tramite riunioni, creazioni di modelli per le diverse realta’ specifiche. Risulta evidente che le imprese siano molto interessate a questi temi dall’impegno attivo dimostrato, tanto che i risultati di questo progetto sono state presentate pubblicamente ad eventi di rilevanza nazionale ed internazionale promossi sia dall’industria che dagli Enti Governativi o Accademia; e’ tuttavia importante comprendere il perche` del fatto che le imprese siano molto interessate alla Green Logistics: questo e’ dovuto ad una molteplicità di ragioni: Oltre alle imprese e’ evidente l’interesse alla Green Logistics del mondo Accademico sulle tematiche di Ricerca e Sviluppo, ma anche quello Istituzionale, infatti non solo gli enti di categoria come Assologistica sono attivi, ma questi modelli e queste tematiche risultano di grande importanza anche per gli Enti Normativi e Governativi demandati a regolamentare il settore e quindi afflitti dalla necessita’ di comprenderne le logiche, le configurazioni, nonche` gli impatti effettivi della propria attivita’ sul mondo reale. Copyright (c) 2008 Simulation Team MISS DIPTEM University of Genoa |
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